Il sole è la nostra fonte principale di calore e di energia. Specie in questi mesi estivi ne percepiamo la forza e la potenza. Fin dai tempi più antichi il sole come simbolo è presente in ogni civiltà umana, alcune hanno impregnato la loro essenza intorno a questo simbolo, venerandolo come divino, come fonte di energia indispensabile per la vita, come centro del cosmo e dell’essere. Nella tradizione vedica il sole è simbolo della coscienza e, pertanto, è stato adorato per molti secoli come una divinità nella cultura indiana. Per migliaia di anni il popolo indiano ha sviluppato la scienza e le tecniche per ricevere ed utilizzare questa fonte di energia cosmica. Tale scienza è nota come Yoga.
Nella tradizione dello yoga il sole riveste infatti un ruolo centrale. Lo troviamo in una delle sequenze più complete e conosciute: i surya namaskara, da “surya” che significa sole e “namaskara” ovvero saluto. Lo scopo di questa sequenza era inizialmente quello devozionale nei confronti del sole, ovvero colui che dà la vita e che fa fiorire l’uomo e la natura. Ma lo scopo non è solo devozionale e simbolico, è anche fisico. Infatti la pratica del saluto al sole ha il compito di scaldare, sciogliere e allungare i muscoli. Se combinato alla respirazione e coordinato in modo corretto, è un’ottima sequenza che può essere usata sia come riscaldamento che come sequenza a sé stante. Esistono molte versioni del saluto al sole, se ne trovano diverse varianti nei vari stili di yoga, dai più dinamici ai più gentili.
Non è un caso che il 21 giugno, solstizio d’estate, sia anche la data fissata per la Giornata Internazionale dello Yoga, la pratica del saluto al sole che celebra la luce e dona la vita. Questa Giornata è stata Istituita dal primo ministro indiano Narendra Modi e avallata nel 2014 dall’ONU.
Con il 21 Giugno si indica il giorno più lungo e la notte più breve dell’anno, e si dà ufficialmente avvio all’estate. In questa giornata, in cui abbiamo una così grande quantità di luce, si credeva che ci fosse una manifestazione delle divinità e per questo motivo veniva considerata “magica”, poiché prometteva una connessione e una vicinanza con le divinità stesse. Ad oggi il 21 giugno si celebra come Giornata dello Yoga in tutto il mondo, praticando questa disciplina millenaria che vuole cessare la “fluttuazione delle onde mentali”, riportando la mente in uno stato di calma, espandendo la nostra energia vitale e nutrendo i canali energetici per purificarci corpo e mente.
Il sole non si esaurisce mai, continua ad irradiare l’universo, la terra, tutte le specie viventi, della sua luce ed energia. E’ quindi un esempio da imitare, un elemento puro e costante che ci ricorda di risplendere e illuminare noi stessi e ciò che ci circonda, attraverso la nostra energia che, attraverso la pratica dello yoga, si mantiene viva e potente, proprio come un sole.
Esistono moltissimi stili di yoga al giorno d’oggi, moltissime varianti di ogni asana. Ma poco importa che si scelga di praticare Ashtanga o Yin, poiché tutti i sentieri puntano allo stesso obiettivo: riconnettere la mente e il cuore, unendosi con il divino. Ce lo ricorda la stessa parola “yoga”, che significa “unione”, e indica proprio l’unione del corpo e della coscienza, e che allo stesso tempo ci aiuta a riscoprire noi stessi, in una continua ricerca dentro e fuori dal tappetino.