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Il Tantrismo è una tradizione spirituale varia e ricca del sub-continente indiano.

Alla parola Tantra, in Occidente, si associa quasi esclusivamente l’atto sessuale e il sesso. Una parola che evoca istantaneamente immagini di erotismo esotico, estasi mistica e intrighi orientali.

Il Tantra nell’immaginario collettivo è percepito come “sesso spirituale” o l’utilizzo della sessualità come esperienza religiosa; come “l’arte esotica di prolungare il gioco della passione”, elogiata come una necessaria liberazione della sessualità per un mondo occidentale repressivo. Come è comunemente percepito nella visione popolare, il Tantra è diventato quasi intercambiabile con le tecniche erotiche descritte nel Kamasutra.

La comunicazione mediatica, di fronte alla domanda di un pubblico attirato dal gusto del proibito, ha associato questa via spirituale e le sue pratiche yoga al sesso, esclusivamente come insieme di tecniche per aumentare il piacere.

In Occidente abbiamo una visione molto ristretta dell’umanità, di conseguenza abbiamo anche una limitata visione della sessualità, quindi non possiamo vivere l’erotismo senza prima recuperare la sua profondità spirituale.

ORIGINE DELL’EQUIVOCO SUL TANTRA IN OCCIDENTE

Il Tantra si trova a un’intersezione fondamentale tra l’immaginazione indiana e quella occidentale, al nesso di un complesso gioco di rappresentazioni e travisamenti tra Oriente e Occidente avvenuti negli ultimi duecento anni.

Possiamo definire due periodi storici molto importanti nella diffusione del Tantra in Occidente:

  • Il British Raj – Colonizzazione dell’India da parte degli inglesi.
  • La Rivoluzione Sessuale – Cultura Hippy nell’America degli anni 70’.

Il Tantra è stato una parte fondamentale dell’immaginazione occidentale dell’India, in particolare durante l’era coloniale; ma è stato anche una parte cruciale della “rivisitazione all’occidente” durante le epoche della liberazione sessuale, del femminismo, dei diritti dei gay e delle politiche sessuali all’inizio del nuovo millennio.

L’identificazione del “Tantrismo” in “sesso spirituale” avvenne durante la prima era coloniale, con la scoperta delle religioni indiane da parte di missionari cristiani e studiosi orientalisti all’inizio del XIX secolo.

L’interesse orientalista per i Tantra faceva parte dell’ampio interesse per la sessualità e le sue aberrazioni durante l’era vittoriana. Proprio in quest’era intrisa di puritanesimo e di repressione sessuale si è assistito a una vera proliferazione di studi e argomenti sulla sessualità, in particolare, nelle sue forme più inquietanti, devianti e perverse.

Fin dalla prima scoperta del complesso corpus di testi e tradizioni noti come “Tantra”, gli autori occidentali sono stati allo stesso tempo inorriditi e stuzzicati, scandalizzati e solleticati da questa forma apparentemente esotica di spiritualità orientale. Verso la fine del XIX secolo, il Tantra cominciò ad essere trattato da vari autori europei, particolarmente affascinati dall’uso dei rituali sessuali nella pratica tantrica, evolvendosi sempre più con i metodi occidentali di magia sessuale o magia sexualis.

L’identificazione del Tantra con il sesso, in particolare, con la sessualità scandalosa, trasgressiva e deviante e’ l’eredita’ di una visione superficiale, bigotta e approssimativa dell’epoca vittoriana.

Proprio durante il British Raj si verifica l’appropriazione culturale del Tantra, dove una società dominante, maggioritaria e finanziariamente privilegiata, prende elementi da un’altra società, solitamente colonizzata, e li adotta usandoli per profitto, senza indagare sul vero significato, contesto, o sacralità della cultura originale.

Il “Tantra” come pratica sessuale e spirituale occidentale moderna è un fenomeno originato dalla contro cultura americana degli anni ’60 e ’70, che ha ripreso elementi di notevole profondità e importanza dalle tradizioni buddiste e indù, includendoli nella cultura occidentale e mescolandoli creativamente nella cultura Hippy dell’epoca.

Rajneesh Osho è considerato uno dei grandi sostenitori e creatori del NEO TANTRA.

Osho, un insegnante di filosofia indiano, colse l’opportunità di nutrire la fame e la curiosità degli occidentali, in particolare modo degli americani, di spiritualità e liberazione dalle limitazioni del cristianesimo.

Negli anni ’70 l’America andava verso la “Summer of Love”, la guerra del Vietnam infuriava e le persone ne avevano abbastanza di guerra, dolore, paura, sofferenza, ed erano sessualmente represse, oppresse e disperate.

Osho e i suoi insegnamenti tantra incentrati sulla sessualità libera, presumibilmente modernizzati e occidentalizzati, fornivano proprio gli strumenti per liberarsene.

Osho colse l’occasione di inventare un metodo appetibile per gli occidentali, che fondesse varie filosofie orientali, e che li portasse verso una “momentanea” liberazione dalle angosce, dalle frustrazioni e dai tabù.

Ad ogni modo, e per onore di verità, Rajneesh Osho non era un Maestro tantrico poiché non apparteneva a nessun lignaggio tradizionale.

Il “tantra” altamente sessualizzato, su cui si basa la maggior parte del neo-tantra nel mondo odierno, si rifà proprio agli insegnamenti di Osho e la maggior parte degli insegnanti che insegnano il neo tantra in occidente, può far risalire la propria discendenza di apprendimento proprio a lui.

IL NEO TANTRA IN OCCIDENTE

Il Neo tantra o sessualità tantrica è un movimento religioso/pseudo spirituale occidentale influenzato dalle tradizioni esoteriche del Tantra tradizionale sia Tibetano che Hindù.

Il neo tantra fonde interpretazioni New Age con prospettive occidentali moderne, spesso enfatizzando gli aspetti sessuali delle antiche tradizioni tantriche.

La percezione del Tantra in Occidente si è evoluta, deviando dalle sue tradizioni originali, come un “culto dell’estasi”, del “sesso spirituale” o della “sessualità sacra”, in cui le esperienze sessuali sono considerate atti sacri in grado di elevare spiritualmente i partecipanti.

Questo cambiamento di comprensione è cresciuto parallelamente al crescente interesse per il Tantra nella cultura occidentale, che ne ha spesso enfatizzato le componenti sessuali.

Mentre alcuni sostenitori fanno riferimento a testi e principi tradizionali, molti utilizzano il tantra come termine più ampio che comprende la sessualità sacra, incorporando occasionalmente pratiche non convenzionali.

La maggior parte degli studiosi occidentali è stata severamente critica nei confronti di queste nuove forme di TANTRA POP o “Tantra californiano” (cit. Georg Feuerstein) basato su una profonda incomprensione del percorso tantrico, poiché si fonda sull’errore principale di confondere la beatitudine tantrica con il piacere orgasmico ordinario.

Molti studiosi evidenziano il potenziale di interpretazione errata e la fusione dei principi tantrici con gli atteggiamenti occidentali verso il piacere e la spiritualità.

Nell’epoca contemporanea molti sono attratti dal neo-tantrismo perché promette eccitazione e appagamento sessuale, mentre riveste impulsi puramente genitali o bisogni emotivi nevrotici da un’aurea di spiritualità.

Oggi molte traduzioni di diversi Tantra principali sono facilmente disponibili in forma cartacea o sul web e questo offre ai potenziali tantrici, pseudo Maestri e Facilitator , l’opportunità di inventare le proprie cerimonie e filosofie idiosincratiche, solo leggendole sulla carta, che possono quindi promuovere come Tantra.

Ciò che manca nella maggior parte dei casi è una vera e autentica trasmissione orale diretta (Gurushishya Parampara) da un Maestro/a appartenente a un lignaggio tradizionale e un’iniziazione che non mai stata donata.

Ma allo pseudo tantrika poco importa, perché il fine non è la liberazione ultraterrena, bensì una liberazione momentanea da tabù e dalla repressione sessuale.

Le parole “sessualità sacra”, o “tantra” o “sciamanesimo sessuale” sono spesso usate per dare licenza a un comportamento riguardo alla sessualità che provoca vergogna, senso di colpa o del peccato, tabù, frustrazioni sessuali. Queste parole vengono utilizzate come una spolverata di “spiritualità” per rendere meno peccaminose e legittimare le pratiche sessuali che vengono svolte all’interno dei workshop di Neo tantra.

Potrebbe invece essere opportuno liberarsi da ogni convenzione o restrizione e ammettere apertamente, liberamente, onestamente e spudoratamente i propri desideri senza nascondersi dietro alcuna etichetta. Sarebbe molto più onesto.

Nella maggior parte dei workshop di neo tantra si parla di relazione, sessualità, che promette intimità più profonda, connessione, sesso migliore, orgasmi più lunghi, risveglio di Kundalini, attivazione dei chakra ecc, è in realtà un miscuglio culturale di altri percorsi spirituali e pratiche new age mascherate da Tantra che sono state sessualizzate, per il palato occidentale.

Un tantra che è molto distante dal Tantra classico tradizionale; tutto ciò che lo accomuna al neo tantra è solo l’utilizzo della parola Tantra.

IL NEO TANTRA e IL MASSAGGIO TANTRICO IN ITALIA

Negli ultimi anni , in Italia, si è diffusa la pratica del MASSAGGIO cosiddetto “TANTRA”.

Purtroppo molti credono che questo “MASSAGGIO TANTRA” derivi dalla tradizione indiana e che sia esistito veramente. In realtà non vi è pratica più deviante e così lontana dalla vera tradizione tantrica. L’obiettivo di chi scrive, è quello di rivelare cosa si cela dietro alla parola “MASSAGGIO TANTRA” così ampiamente proposto in Italia e cosa differenzia il Tantra tradizionale dal NEO TANTRA.

A causa della non conoscenza degli insegnamenti tantrici e del proliferare in Italia di idee fuorvianti sul Tantra, che non ne rispecchiano la natura spirituale, il MASSAGGIO TANTRA si trasforma spesso in un espediente per nascondere altro.

Il Tantra, svuotato del suo autentico significato spirituale , viene utilizzato per rendere esotica e spesso per celare una banale prestazione sessuale.

Nella nostra società il Tantra è spesso sinonimo di “sesso libero e sfrenato e con diversi partner” o è stato ridotto ad un banale massaggio erotico .

Il Massaggio tantra è diventato una fusione di elementi di vari massaggi e body massage grottesca e commercializzato in centri massaggi con nessuna etica professionale nè tanto meno conoscenza della tradizione indiana.

In Italia, negli ultimi anni sono stati aperti centri di massaggi tantra a scopo di lucro o scuole di massaggio tantrico senza una reale conoscenza dell’argomento trattato, che propongono corsi dai contenuti fuorvianti.

Abbiamo assistito, negli ultimi anni, il proliferare di scuole con Maestri che promettono iniziazioni tantriche “invitando le allieve nel proprio talamo”, Insegnanti donne che si auto definiscono”sacerdotesse tantriche” dai nomi esotici, operatrice/tore di massaggio tantra, Facilitator di varie scuole neo tantra, centri massaggi tantra che promuovono i propri servizi con  ragazze in lingerie sexy o in stile dominatrix, che promettono massaggi con estasi finale, oppure il così ambito Yoni e Lingam massage.

Di seguito alcune domande affinché il lettore possa elaborare le proprie riflessioni:

  • Come si potrebbe raggiungere il divino e l’unione mistica con Shiva e Shakti attraverso un massaggio ai genitali?
  • Come è possibile pensare di ottenere la realizzazione del proprio Se’ in uno di questi luoghi?
  • Come è possibile cercare in queste figure i misteri e le rivelazioni di una delle vie spirituali più segrete al mondo?

Il Sesso ordinario è per chi crede solo nell’aspetto puramente fisico/materiale dell’essere umano.

Il Tantrismo è una via spirituale/esoterica per coloro che utilizzano l’energia sessuale al fine di innalzare la propria vibrazione oltre il mondo fenomenico.

Non si rimuove il sesso, ma si approfitta di esso per trasformarlo in un impulso di attività psichica superiore, al fine di ottenere la consapevolezza trascendente (prajñõ).

IL CONTESTO STORICO DELLA PROLIFERAZIONE DEL MASSAGGIO NEO TANTRA
(di Alessio Kantha Deva e Silvia Martin)

L’Italia, soggiogata da millenni di sensi di colpa nei confronti della piena espressione sessuale, causata dal bigottismo regolamentato dall’ingerente contesto cristiano cattolico, si ritrova, dopo oltre sei decadi dalla rivoluzione sessuale, ad un nuovo momento di crisi nel rapporto individuale con la sessualità e la spiritualità.

Nella società contemporanea, le vecchie e nuove generazioni sperimentano nuovi passi nel cammino verso l’esplorazione della sessualità; un percorso iniziato negli anni 50’ dal movimento femminista delle “suffragette”, in piena dialettica marxista, che aprì all’emancipazione esplicitando la sessualità in forme retoriche, sociali e artistiche.

E’ proprio lì che si aprirono i contrasti sociali, tra il movimento riformista per la libertà ed emancipazione sessuale e quello conservatore di una sessualità spirituale cristiano cattolica, rispecchiati in un’aspra diatriba interna della coscienza individuale, che doveva scegliere a quale corrente energetica affiliarsi e quale combattere: evadere le regole della religione di stato esplorando la conoscenza del piacere sessuale in tutte le sue forme, o normarsi alla spiritualità sessuale cristiano cattolica imponente il sesso come strumento esclusivamente riproduttivo interno al matrimonio?

Oggi tale dibattito risuona grottesco, rispetto allo spazio d’esplorazione nel quale le generazioni si sono addentrati, ma se decenni fa è davvero nata una corrente sovversiva cristiana, dove e come è possibile collocare la spiritualità nella sessualità? Essendoci comunque un residuo retaggio cattolico nel nostro paese, culturalmente presente e non annientato, come la sessualità moderna sposa la spiritualità?

Queste domande esistenziali, poste dall’animo umano, hanno iniziato a manifestare delle proposte di risposta, soprattutto in Europa e in Italia, attraverso la riscoperta di un’antica via alchemica, che fa della sessualità una pratica esclusiva, tra le tante, di evoluzione spirituale: la via Tantrica.

Ma cosa accade all’interno di un seminario di massaggio tantra?

Riportiamo il racconto di una Silvia M.:

“Ho avuto più di una esperienza diretta in merito al massaggio tantra denominato “kashmiro” , sia per quanto riguarda i corsi sia dimostrazioni che una diretta partecipazione.

Dopo aver assistito a una dimostrazione si fanno le coppie, uomo e donna.

Inutile chiedere di scambiare il massaggio con una donna perché i gruppi sono organizzati in modo da essere un numero pari di uomini e di donne e non viene contemplata l’idea di un massaggio con una persona dello stesso sesso.

Ho avuto diverse esperienze per quanto riguarda la scelta della coppia e in diverse modalità.

La maggior parte delle volte non decidi liberamente, ma ti viene indicato con chi scambiarlo.

Non so se sia una pratica per andare oltre l’aspetto fisico e la relativa attrazione oppure semplicemente sia una scelta di comodo per fare tutti contenti, soprattutto i single.

Propenso più per la seconda.

L’ intenzione dei partecipanti e il loro approccio è un buon esercizio per imparare a mettere dei confini, perché il massaggio kashmiro si fa da nudi e mettendosi a nudo.

Si può tenere un intimo, nessuno viene obbligato a fare niente, ma risulterebbe molto scortese non stare al gioco degli scambi di massaggio e se hai delle resistenze, è proprio su quelle che devi lavorare e che tutto è perfetto così.

Dopo aver visto la dimostrazione una volta si prova a rifarlo.

Non c’è alcuna tecnica, ti dicono: ‘fallo tuo, integra il massaggio dentro di te e portalo fuori secondo la tua sensibilità’; per cui accade che grossolanamente ripeti ciò che hai visto fare.

E cosa hai visto fare esattamente?

Si parte guardandosi negli occhi, a gambe incrociate uno di fronte all’altro, poi con un movimento deciso ti senti presa e messa a sedere sulle sue gambe, sesso su sesso, i corpi sono vicini ma non si toccano ancora.

Comincia un massaggio lento e delicato, un tocco con le punta delle dita che sfiorano tutto il corpo, movimenti lenti e avvolgenti, vedi che piano piano il corpo rilascia il controllo e puoi essere manovrato dolcemente come essere in acqua, effetto utero materno. Avvolto e trasportato in una danza catartica dove si assisterà a un rilascio prima vocale, poi emotivo. Verrai abbracciato come avresti sempre desiderato. Sentirai dell’energia provenire dal basso e salire sempre più in su e uscirti da tutte le aperture.

Ti ecciterai probabilmente e vibrerai, tremerai, ti sentirai liberata e compresa.

Finalmente amata incondizionatamente.

Quell’abbraccio finale viene eseguito con te in posizione fetale e ti permetti di sentirti piccola e protetta.

È avvenuto.

Hai avuto delle petit mort e sei rinata.

Tutto molto bello.

Ma non ha nulla a che fare col Tantra.

Non ha nulla a che fare con una terapia se non viene eseguita con consapevolezza e abilità e soprattutto dopo una formazione seria e riconosciuta.

Perché se il massaggio kashmiro è ritenuto terapeutico non si può continuare a proporre il massaggio tra perfetti sconosciuti rischiando di far mettere in scena ai propri partecipanti dei traumi e delle paure per poi non sapere come gestirle dal punto di vista psicologico.

Certamente può avere dei suoi benefici e può essere praticato con coscienza ma non all’interno di seminari di neo tantra, che creano solo una grande confusione mescolando come in un grande minestrone pratiche e dottrine filosofiche che non possono essere trasmesse senza una adeguata e approfondita conoscenza”.

Dalle righe di questa condivisione, emerge l’importanza delle competenze dei facilitator neo-tantrici nella capacità di gestione di ferite o traumi dei partecipanti, emergenti nel contesto d’intimità sessuale nel quale si svolgono; tali competenze psicoterapiche, però non sono obbligatorie per legge, né verificabili.

Inoltre, effetti postumi ai seminari potrebbero richiedere un trattamento psicologico adeguato e continuativo che il partecipante solitamente richiede o al facilitator stesso o in autonomia con ciò che reputa necessario, senza alcuna competenza ed in uno stato di pieno bisogno di aiuto.

Tutto questo, come giustamente indicato dalla nostra testimone, è generato da una pratica che non è affatto appartenente alla via Tantrica tradizionale; anzi, appropriandosi dell’altisonante nome e fama del Tantra, nota per contenere anche pratiche di sessualità sacra, il cosiddetto “massaggio kashmiro” risulta il nuovo prodotto di spiritualità sessuale, inventato per rispondere ad un mercato in cui, la domanda del cliente è il bisogno di terapia sessuale e l’offerta è un prodotto di spiritualità new-age che millanta risultati sorprendenti, ineguagliabili da una percorso con un tradizionale sessuologo.

Una manipolazione di marketing degna di un truffatore professionista, con il legislatore dormiente e arroccato dietro la presenza della legge 4, che delega la libera professione olistica all’etica dell’operatore: qualcosa del tipo “caro cittadino chiedi all’oste se è buono il vino.”

E senza alcun controllo, le delicate ferite dei frequentatori sono in balia di pratiche non tradizionali, condotte da facilitator neo-tantrici auto eletti tali, dalle capacità auto-riconosciute o pseudo-certificate da “scuole tantriche” senza alcuna autorevolezza accademica (anche qui il legislatore è assente).

La spiritualità sessuale è così passata dalle mani del cristianesimo cattolico, alle pratiche new age di dubbia provenienza ed efficacia, che si è appropriata del nome di una via autenticamente spirituale, avente tra le sue pratiche, quelle di una sessualità sacra che garantisce una vera evoluzione della coscienza.

Nel contesto Italiano, il neo tantrismo sposta la spiritualità sessuale sacra del Tantrismo, verso forme deviate e di contro iniziazione della via tantrica tradizionale.

IL SIGNIFICATO DI TANTRISMO TRADIZIONALE SVELATO

Il Tantrismo è molto diverso dalla maggior parte delle altre tradizioni spirituali o yogiche, perché prende in considerazione i desideri e il corpo stesso. Proprio per questo si presta ad equivoci e divagazioni “superficiali” o “semplicistiche” di questa sublime Via spirituale.

ll Tantrismo è l’applicazione pratica ed energetica di tutta la saggezza yoga della vita, del tempo, dello spazio e dell’energia.

“Dal significato di Tantra (radice tan) « trattato», «esposizione» si ricava per estensione «ciò che ha proceduto», «ciò che è venuto giù».La traduzione del termine Tantra è: “dualità nell’unità”.

La via tantrica offre una visione unica al mondo: interviene offrendo un percorso alternativo – usando l’energia nata dal desiderio per raggiungere stati alterati di coscienza e in definitiva realizzando l’unione di tutti gli opposti e le sue manifestazioni.

Nel Tantrismo il corpo umano non perde mai la sua fisicità, anzi, attraverso un’efficace disciplina esso si dilata all’infinito e una parte della sua sostanza viene trasmutata in energia. Ha luogo così il superamento e l’abolizione della condizione comune limitata, fisica e fisiologica; le attività sensoriali raggiungono gradi e proporzioni di raffinamento sorprendenti.

Il tantrismo, rivaluta il corpo, amplifica le sue possibilità latenti e lo considera una condizione necessaria per ottenere la liberazione.

Il corpo infatti diventa un tempio, un veicolo per raggiungere la spiritualità, trasformandosi in un’emanazione divina che conduce alla comunione con l’universo.

Il Tantra abbraccia il corpo con tutti i suoi desideri, in un percorso attraverso il potere della Sacra Unione di Shiva e Shakti, dentro di noi, intesa come non-dualità, passaggio inevitabile per interiorizzare questa nuova prospettiva sulla realtà.

La sessualità è l’istinto umano più naturale e più potente, e il tantrismo lo considera parte inalienabile dell’essere umano : un impulso o forza che non è soltanto fisiologica o biologica, ma che permea tutta la vita emozionale ed energetica dell’individuo.

Il Tantrismo, si pone nei confronti della sessualità con sacertà”, consacrare al divino o rendere sacro, elevandola e facendola oggetto di grande rispetto, considerandola un mezzo attraverso il quale l’essere umano può raggiungere la comprensione di se, del suo ruolo nella natura e nei piani più alti nella creazione. L’espansione dei sensi causata dall’accumulo di energia sessuale porta all’assorbimento nel sé. La diversa “qualità” degli stimoli sensoriali, permette di penetrare l’essenza dell’oggetto che li provoca favorendo l’identificazione dello yogin con la percezione e con l’oggetto percepito nello stato di Samadhi.

L’aspetto autenticamente esoterico e spirituale della via tantrica può condurre a realizzazioni inimmaginabili. E’ una via pratica, non idealistica, che presuppone la sperimentazione, il coraggio di affrontare le difficoltà reali e vitali, di vincere, raggiungendo la potenza dell’universo. E’ un’autentica rivoluzione interna, è spogliarsi di tutte le fedi religiose, le morali, i vincoli, i pregiudizi, l’ego.

E’ l’osservazione dell’essere umano con tutte le sue contraddizioni, l’ammissione che il corpo è tanto divino quanto l’anima, perché tutto proviene dalla stessa fonte.

Quando l’esperienza della beatitudine è simultanea e inscindibile dalla comprensione della Vacuità, si ‘consuma’ lo stato mentale negativo dell’attaccamento e si sperimenta la non-dualità.

Il più alto scopo della pratica tantrica è riconoscere la nostra stessa natura divina, di tutto ciò che ci circonda semplicemente come una danza sacra senza fine tra i due principi dell’universo: Shiva (maschile – immobilità, coscienza ultima) e Shakti (femminile – energia, manifestazione a tutti i livelli).

In questa comprensione risiede il mistero più profondo del Tantrismo.

Maya Swati Devi
Contributing writers: Alessio Kantha Deva e Silvia Martin

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