Uno dei poemi epici più conosciuti della letteratura indiana, la Bhagavad Gita, ci dona tutti gli strumenti per poter affrontare l’oceano dell’esistenza senza andare alla deriva e al verso ventiduesimo del terzo capitolo dice:
“Non c’è nulla nei tre mondi che debba essere fatto da Me, non c’è nulla di non raggiunto che dovrebbe essere raggiunto da Me; tuttavia, mi impegno nell’azione”
Krishna in questo verso ci spiega che l’intero cosmo è una manifestazione di Brahman, l’Assoluto, ciò nonostante, anche Lui deve lavorare senza sosta e senza interesse personale favorendo l’esistenza. Lo Yoga dell’azione o Karma Yoga, lo Yoga dell’azione disinteressata, diventa il giusto approccio nella ritualistica quotidiana dell’ottuplice sentiero dello Yoga, ovvero, proprio come
quanto affermato da Krishna, essere impegnati costantemente nell’azione (abhyasa) e agire senza interessi personali ma per il bene dell’intero cosmo (vairagya).
Nel corso della nostra esistenza, una frase molto popolare in India, contenuta nella Manusmrti al verso VIII,15, dovrebbe essere il nostro monito nella realizzazione del nostro più alto potenziale:
“Coloro che si oppongono al Dharma, periranno, coloro che lo sostengono, saranno protetti”
— Dharmo Rakshati Rakshitaha
Per aderire al Dharma e quindi essere supportati dalla vita, è necessario conoscere i meccanismi che sostengono la vita e a tal proposito, nell’episodio primo di Star Wars possiamo ascoltare parole molto interessanti che Qui-Gon Jin dice ad Anakin Skywalker:
“Senza i midi-chlorian la vita non potrebbe esistere e noi non potremmo avere coscienza della Forza. I midi-chlorian ci parlano continuamente di questa Forza e se impari a calmare la mente, sarai in grado di ascoltare quanto hanno da dirti”
Nella famosa serie cinematografica di George Lucas, i midi-chlorian sono forma di vita intelligenti che vivono all’interno di ogni essere vivente, aventi la funzione di collegamento con ciò che viene definito con il termine Forza, ovvero un campo energetico che permea tutto. Ma cosa è questa Forza?
“Tutto ciò che esiste nei tre mondi, si fonda sul controllo del prana. Come la madre protegge i suoi figli, Oh prana, proteggici e donaci illuminazione e saggezza”
— Prashna Upanishad II: 13
La Forza è quindi ciò che nel vocabolario sanscrito è definito con il termine Prana. Nella cultura vedica, il Prana era ciò che pervadeva tutto, proprio come la Forza nella saga Star Wars.
“Prana pervade la terra, l’atmosfera e il paradiso. Il Prana del paradiso copre la terra attraverso i raggi solari, il Prana dell’atmosfera raggiunge la terra attraverso la pioggia e sulla terra, la vita esiste nella forma del Prana”
— Atharva Veda XI, 4
Se la Forza è quindi paragonabile al Prana, i midi-chlorian sono i mitocondri. Queste unità fondamentali di ogni cellula vivente, utilizzano l’ossigeno che introduciamo attraverso l’aria che respiriamo per digerire il cibo che mangiamo per produrre l’energia necessaria alle nostre attività e manifestare il nostro più alto potenziale.
La scienza dello Yoga, attraverso l’ottuplice sentiero, ci aiuta a capire come dobbiamo agire per poter ottenere quella giusta condizione di energia capace di mantenere in armonia i cinque involucri costituenti l’individuo, i panchakosha. Yama, Niyama diventano così regole da dover rispettare, il corpo un veicolo da conoscere e trattare con cura per poter realizzare il nostro Dharma, il cibo che ingeriamo e la qualità del nostro respiro determinano la quantità della nostra energia vitale per esercitare la nostra mente a non cadere in quelle tentazioni che ci allontanerebbero dalla virtù avvicinandoci al vizio, o per meglio dire, ci allontanerebbero dal Dharma per avvicinarci all’Adharma e come la Manusmrti ci insegna, minore sarà la nostra aderenza al Dharma, minore sarà il supporto della vita alla nostra esistenza.
A questo punto, possiamo dire con assoluta chiarezza che tutto, è nelle nostre mani.