In Italia non esiste un solo approccio alla formazione, ma è sicuramente importante seguire alcuni consigli per poter individuare il percorso adatto a te.
La prima regola fondamentale è non avere fretta: evita i corsi mordi e fuggi che promettono risultati immediati a fronte di pochissime ore di lezione. Lo yoga non è una semplice pratica sportiva per la quale serve una certificazione, ma una pratica che coinvolge corpo e mente e che richiede un tipo di coinvolgimento diverso, andando ad approfondire anche aspetti filosofici e spirituali.
Scegliere il corso giusto dipende da molti fattori, tra cui lo stile di yoga che si vorrebbe insegnare e le proprie aspirazioni personali e professionali. Vuoi diventare insegnante di Yoga per il tuo arricchimento intellettuale e spirituale? Vuoi tramandare questa tradizione con passione e serietà? Questi sono motivi validi per avvicinarsi allo yoga e scegliere di iniziare un percorso per diventare insegnante, lo yoga va appreso con rispetto, mettendo da parte l’ego e gli interessi puramente economici.
Il primo consiglio che do a chi vuole diventare insegnante di yoga è quello di tenere a mente che questo percorso richiede dedizione e passione per questa pratica antica. Dopo che avrai valutato onestamente se lo yoga è il tuo swadharma, cioè il tuo percorso di vita, sarai pronto per metterti in cerca della scuola giusta.
Ecco alcune valutazioni da fare per trovare la scuola adatta a te:
- Il programma della scuola di yoga, include solo la parte anatomica e fisica o altro?
- Quanto dura il corso?
- Chi sono gli insegnanti?
- Da quanti anni la scuola è attiva?
- La scuola offre programmi di approfondimento?
Se il programma include solo l’aspetto fisico della pratica non è completo perché un corso serio e ben strutturato deve comprendere l’insegnamento di tutti gli otto rami dello yoga:
- i precetti etici per vivere in modo retto (yama e niyama)
- la pratica delle posizioni (asana)
- il controllo dell’energia con la respirazione (pranayama)
- il ritiro della percezione dagli oggetti dei sensi (pratyahara)
- lo sviluppo dell’attenzione (dharana)
- la contemplazione (dhyana)
- la riunificazione con il Sé superiore (samadhi)
La durata del corso è un altro aspetto importante da valutare: non si diventa istruttori o insegnanti in poco tempo. Un buon corso deve durare almeno due o tre anni e prevedere la possibilità di frequentare corsi di approfondimento.
Una scuola seria deve prevedere più livelli di formazione dando agli allievi la possibilità di affrontare il percorso con i propri tempi. Inoltre, una scuola seria non accetta chiunque come allievo ma valuta gli iscritti in fase di ammissione in base alla loro esperienza e ai motivi della loro richiesta. Si valuta se abbiano i requisiti fisici, intellettuali e spirituali per affrontare il lungo viaggio dello yoga.
Il mondo dei social spesso ci porta anche a valutare in modo superficiale il valore di un buon insegnante: i docenti che sono celebri e popolari sui canali social non godono per forza di una buona reputazione nella comunità yoga. Il numero di follower sui social non è garanzia di preparazione e serietà, meglio preferire docenti con una formazione completa, maturata attraverso un lungo periodo di studi presso programmi di formazione riconosciuti e rispettati.
L’ultimo consiglio sempre valido per chi si vuole approcciare all’insegnamento è quello di parlare prima con i docenti, valutare gli anni di attività della scuola presso la quale ci si vorrebbe iscrivere e analizzare con attenzione la validità del programma.
È importante non essere superficiali e non prendere decisioni affrettate mossi solo dal desiderio di poter stringere tra le mani un pezzo di carta in tempi brevi: la scelta deve cadere su un corso capace di aiutarti a diventare una persona consapevole e, in secondo luogo, un insegnante serio e preparato.
Ora non ti resta che metterti in moto e scoprire quale scuola o centro di formazione è più adatto a te.
Om Tat Sat,
Umberto Assandri
Per chi fosse interessato: Corso Istruttori Scuola Yoga Anandamaya Savona