Il corpo è naturalmente creatore di energie, non solo fisiche ma anche spirituali, che esercitano una profonda influenza sulla vita e il destino di ciascuno di noi. Da millenni, la saggezza delle Origini propria della cultura animista essena, ha sempre offerto al corpo e ai suoi misteri un ruolo di capitale importanza per l’evoluzione armoniosa dell’essere umano nella sua globalità. Il corpo diviene in tal senso uno strumento sacro tramite il quale è possibile conoscere se stessi nell’autenticità della vita. In effetti, il corpo è in perfetta simbiosi con le Forze, le Leggi e i Principi che sono alla base della vita cosmica ed è in costante armonia con i 4 elementi che rappresentano le 4 grande Scuole universali della Tradizione millenaria essena.
Nel Qi gong esseno della Scuola della Terra “Radicarsi nella realtà del corpo e della Terra per scoprire i misteri del Cielo” viene particolarmente rinforzato e stabilizzato il plesso lombare e sacrale attraverso la pratica di specifici Arcana, terminologia essena che designa una o più posture che celano un’origine sacra, in cui i piedi, le ginocchia, l’anca e la colonna vertebrale, ristabiliscono un dialogo autentico con la Terra. È grazie ad un tale legame tra il sistema nervoso e il suolo che l’energia può nuovamente circolare. A partire da una tale unione subentra un contemporaneo lavoro con le mani, i gomiti e le spalle mediante il quale viene sollecitato e rinforzato il plesso cervicale, strumento essenziale per scoprire i Misteri del Cielo.
Perché prestare una tale attenzione su questi due plessi nervosi durante la pratica degli Arcana? Perché è a partire dai nervi spinali, ossia periferici, che il legame con il suolo e con il cielo diviene possibile grazie alle loro funzionalità sensitive e motorie. In questo contesto, il Sistema nervoso periferico diviene il fulcro degli scambi viventi tra l’uomo e la Natura, scambi che vengono chiamati in Oriente energia.
Difatti, viene sempre consigliato di praticare gli Arcana del Qi gong esseno a piedi nudi sulla terra perché è da una delle ramificazioni del nervo sciatico, originario dal Plesso lombare, chiamato “tibiale posteriore”, che innerva la regione plantare sensitiva e motoria dei piedi, che è possibile recepire le energie telluriche, consentendo al cervello di registrare nuovi input sensitivi primitivi essenziali per un suo corretto funzionamento.
Attraverso specifici arcana viene progressivamente sviluppata una maggiore concentrazione sulla sensibilità nervosa dei piedi, dettata dal loro legame con la terra, che influisce sul radicamento degli stessi sul suolo, veicolato dai nervi con funzionalità motoria. Quando questo avviene, i piedi possono effettivamente ancorarsi profondamente al suolo al punto da divenire come delle radici degli alberi.
Così come, quando solleviamo le braccia e preserviamo uno stato di immobilità degli arti superiori, sospesi nell’etere, attiviamo il plesso brachiale e i nervi ad esso corrispondenti come il nervo ascellare, radiale, mediano e ulnare differentemente deputati al controllo dei muscoli estensori del braccio e delle dita della mano per quanto concerne il radiale, flessori dell’avambraccio e delle mani come nel caso del mediano e ulnare. Sollecitare un tale plesso, permette di risvegliare le correnti di energia che fluiscono nel petto e migliorare il flusso sanguigno dell’arteria succlavia, il cui decorso è strettamente legato alle ramificazioni dei tronchi nervosi del plesso brachiale. In questo modo miglioriamo l’ossigenazione di ossa, tessuti del braccio, avambraccio e mano e agiamo indirettamente sulla parte posteriore del cervello e cervelletto. È in tale contesto che gli arti superiori si trasformano in veri e propri rami in grado di recepire e integrare i misteri del cielo e delle stelle.
Sacerdotessa essena, Insegnante di Qi gong esseno, Dottore in Neurofisiopatologia, Articolista presso la rivista online “Yoga Magazine”, discepola del Maestro Olivier Manitara, del Maestro Alain Contaret e del grande lignaggio di Maestri e Saggi esseni.