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La materia e lo spirito sono il riflesso di un unico vero Volto, un Volto che non ha occhi, né naso, né orecchie, né bocca ma che parla, sente e volge il suo essere verso nord, sud, est e ovest.
La sua vera forma è la non forma, visibile agli occhi di colui che studia la natura dei due mondi: tangibile e intangibile.
Il Volto è il vuoto celato dietro ogni cosa.

Il sapere del mondo invisibile è la chiave per aprire le porte della nostra coscienza al grande Vuoto.
Dietro ogni movimento si cela il Vuoto, ovvero il mondo invisibile e senza limiti. I limiti della non forma sono solo quelli della forma.
Il Vuoto di cui vi parlo è un vuoto pieno, ovvero una condizione per la quale l’assenza di pensieri, di sentimenti e desideri effimeri diventa la dimora perfetta dell’unico vero Volto, fonte di pensieri luminosi, sentimenti puri e una volontà potente e rigorosa.

Per poter avvicinare la nostra mente al grande Vuoto, è necessario entrare nello studio di ciò che non può essere detto a parole né visto con i globi incastonati nella pietra del nostro volto.
Il Vuoto è il grande movimento del Volto, il cui silenzio è il riflesso perfetto delle forze centripete e centrifughe che azionano la ruota della vita. Il silenzio è l’azione del Vuoto, manifestazione ultima del Volto. Se siedi nel silenzio e permetti al Vuoto di colmarti e di condurre i tre gioielli dentro te sotto il Suo stesso influsso, ecco che la possibilità di una nuova vita appare.

I tre gioielli sono il vero tesoro nell’uomo e sono: i pensieri, i sentimenti e la volontà. Per poter ammirare la luce riflessa all’interno di ognuno di loro, è necessario sviluppare le tre virtù della purezza, della fluidità e della chiarezza, spezzando le catene dei desideri miseri, sentimenti frivoli e pensieri confusi alla base dello stesso Samsara. Una volta fatti brillare i tre gioielli all’interno, la loro luce farà apparire la magnificenza del Vuoto.

Il vuoto può avere come origine la pienezza e l’abbondanza del Volto, oppure può essere il calice che accoglie il non-Volto.
Il Volto è ciò che esiste, è eterno e immortale; mentre il non-Volto non ha radici né fondamenta nel mondo della Verità, ma è come un fumo che annebbia le menti degli uomini e disillude i loro cuori.
Tutti cercano il Volto ma nessuno lo trova: né nelle religioni, né nelle filosofie, né nelle arti e le scienze, semplicemente perché non prendono in considerazione il Vuoto.
Solo praticando il Vuoto, il Volto appare e prende forma.
Il corpo fisico è un riflesso del Vuoto e l’opera più bella del Volto.

Un atto non è mai solo un atto, in quanto la luce e l’ombra del Vuoto sono sempre presenti.
Quando parliamo, pensiamo, agiamo nella nostra vita, ci chiediamo mai che tipo di Vuoto abbiamo azionato dentro di noi? Il nostro atto ci ha avvicinato al Volto o ci ha allontanato dal Volto?
Ma chi è questo Volto? La Natura del tuo Vuoto.

Imparare a vivere nel mondo invisibile, scoprendo il Vuoto che ci anima, significa dirigere le nostre energie verso la Sorgente, la cui identità risiede in ogni essere dotato di luce e di ombra.
Per avvicinarsi al Vuoto, bisogna studiare la sua manifestazione più concreta: la Natura.

La Natura vive nel mondo del Vuoto in costante equilibrio con la materia. Essendo il corpo fisico una delle molteplici manifestazioni della Natura, è possibile dedurre che anche il corpo fisico vive nel mondo del Vuoto.
Studia la natura del tuo Vuoto per scoprire il Volto che anima il tuo destino.

Adriana Cataldi

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3 thoughts on “Il Vuoto sacro che rivela il Volto onnipresente

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