Quando ci capita di osservare dei bambini giocare, ci accorgiamo che danzano e fanno girotondi, cantano, gridano mentre corrono. La loro vitalità fa invidia a tutti gli adulti flemmaticamente stupiti ed esausti per la natura inarrestabile dei bambini. Ora in età adulta spesso ci ritroviamo a creare modi di risvegliare questa esperienza di vitalità, spesso aumentando il consumo di caffeina, di zuccheri, di vitamine, oppure ci sosteniamo con l’eccitazione per le cose materiali o con l’ossessione per il lavoro.
Tuttavia abbiamo il vago sospetto che potremmo sentirci meglio, più energici, più in pace e che qualcosa manchi nella nostra vita.
La risposta per recuperare questa vitalità dinamica risiede da sempre nella millenaria scienza e disciplina dello Yoga, che se eseguita con cura, costanza e dedizione, può stimolare un vero e proprio incremento di vitalità e cambiamento nel modo di vivere e pensare.
La pratica yogica coadiuvata dal respiro che svolge una funzione essenziale, ci restituisce non solo buona salute, ma anche energia e forza capace di rapportarci con i fattori di stress della vita. La capacità di rimanere calmi e concentrati nel bel mezzo del caos, ci consente di definirci persone “con i piedi per terra” e “con prontezza di spirito”.
A tal proposito lo Yoga pone una particolare attenzione al potenziamento del fulcro del sistema energetico di corpo/mente: la colonna vertebrale. Essa è considerata il punto centrale del fiume di energia che viene risvegliata con l’assunzione delle posizioni e dal contatto con il respiro.
In India, la colonna vertebrale viene paragonata a un liuto o violino dove le sue 33 vertebre e le sue numerose terminazioni nervose, vengono accordate durante la pratica, come le corde musicali, così da produrre i suoni e le vibrazioni di equilibrio, armonia, centratura, salute e ritmo, sollecitando e producendo costantemente vitalità e forza interiore.
Sempre nella tradizione indiana, essa viene anche assimilata al Monte Meru, asse del cosmo e archetipo di ogni montagna. La colonna è dunque l’asse del corpo umano e come il Monte Meru, l’asse del mondo. Tutto il lavoro dello Hatha Yoga nello specifico, ruota intorno a questo asse cosmico, centro del mondo fisico, mentale e spirituale.
Infatti nel cimentarci nella pratica e attraverso il respiro, invitiamo le energie di Madre Terra e del Padre Cielo nel nostro asse centrale offrendo loro una possibile via di congiunzione.
Divino e umano, coscienza cosmica e terrena per effetto dello Yoga autentico, si incontrano e si strutturano lungo l’asse della colonna. Unione Cielo e Terra (unione dell’energia maschile e femminile).
Ecco allora che il muoverci sul tappetino guidati dal respiro,ha come esigenza di rendere forte ed elastico il nostro fulcro centrale da cui dipende il nostro stato vitale e il nostro equilibrio psicofisico. L’energia che scorre lungo la colonna , attraverso il respiro, dalla base fino alla testa, diventa più potente, viva e forte. Da qui l’atto rivoluzionario dello Yoga è basato su un semplice processo naturale che riscontriamo nella vita degli alberi, dei fiori e delle piante.
La nostra colonna si muove simultaneamente in due opposte direzioni: dalla vita verso le gambe e i piedi attirati dalla forza di gravità (terra) e dalla vita in su fino al vertice del capo,
sollevandoci con leggerezza (cielo). La forza di gravità verso i piedi è come un magnete che ci attira verso il basso per radicarci, ma ci consente anche di allungarci nella direzione opposta, verso il cielo. Più si è radicati, più ci si può elevare.
Ed è proprio nell’allungarci che creiamo spazio per il fluire del respiro, che ridando flessibilità ed elasticità alla colonna, incrementando il livello di vitalità, ci consente di eliminare le tensioni fisiche e mentali. Ecco allora che l’utilizzo del respiro nelle posizioni diventa uno strumento per allungare e distendere la colonna senza sforzo, senza spingere e tirare. Diventa un’onda interna che armonizza, dinamizza senza creare traumi, che fortifica e rilassa allo stesso tempo. Questa onda è particolarmente potente in quanto ci aiuta a trovare la giusta attitudine sia nell’agire che nel pensare.
Nasce in noi una nuova apertura che infonde energia dal centro verso la periferia, come se il corpo si risvegliasse in un’altra dimensione. Impariamo, nell’ambito della pratica a muoverci dal nostro asse centrale, con gradualità , lentezza , al ritmo del respiro. E se la colonna è il nostro liuto, che produce il suono dell’equilibrio, della grazia e del benessere, il movimento diventa la canzone del corpo come espressione della forza vibrante che ci abita. Se le funzioni della colonna sono equilibrate, l’energia vitale scorre intensamente e si rinnova costantemente.
“Come il Sé immortale brilla costantemente, così la pratica yoga risveglia la colonna, che è
alla base dell’intelligenza vigile e della coscienza che aumenta più ci avviciniamo alla nostra
essenza”
— BKS Iyengar
Mai come ora che la mia colonna è rigida e dolorante, non sento scorrere quell’energia vitale, come interrotta…