Oggi sentiamo parlare di questa antichissima disciplina, un po’ per i suoi innumerevoli benefici, un po’ per il fascino di una tradizione millenaria tramandataci da grandi saggi d’altri tempi. Ma se da una parte conosciamo gli effetti positivi della pratica fisica e delle basilari tecniche di respirazione e meditazione, dall’altra sono ancora poco indagate le potenzialità dell’uso dello yoga in ambito educativo.
Basti pensare che nei paesi in cui sono nate queste antiche pratiche, come l’India, i bambini praticano fin da piccoli in modo del tutto naturale. Nel mondo occidentale, invece, si è scoperto solo recentemente che è possibile estendere questi benefici ai bambini ottenendo risultati sorprendenti.
Lo yoga posturale moderno tende a enfatizzare sempre più l’aspetto legato alla pratica fisica delle posture, un punto di partenza ma di certo non il fine ultimo. Ciò significa che, in una pratica yoga per bambini risulta molto facile perdere il vero senso delle attività proposte riducendo il tutto a un semplice momento di gioco, scarno di tutte quelle opportunità di educazione consapevole che lo yoga offre.
Qual è allora l’obiettivo primario dell’educazione yogica? In primis è lo sviluppo integrale ed armonioso della persona tramite la presa di coscienza di sé ed una motivazione globale sul piano fisico, emotivo e psichico. L’educazione attraverso lo yoga promuove e determina un rapporto più responsabile nella relazione con gli altri e con il pianeta mediante la trasmissione di valori universali, quali la pace, la non violenza, il rispetto degli altri.
Partendo da questo presupposto, è possibile trasformare quindi il momento educativo tradizionale mettendo al centro il pensiero del bambino e i suoi linguaggi integrati fra loro, superando il modello dell’aula classica dove il corpo è costretto all’immobilità facendo tacere i propri bisogni.
Come disse B. Franklin: ”Dimmelo e dimenticherò, mostramelo e forse me lo ricorderò, coinvolgimi e imparerò”, un sempreverde intriso di verità.
Lo yoga insegna che non esiste un modo univoco né un modo giusto o migliore per imparare. Esiste solo il modo che si adatta meglio al proprio corpo e questo approccio ad amare se stessi, non solo ispira a lavorare di più per arrivare a eseguire una postura, ma ispira anche gli studenti ad avvicinarsi al loro lavoro di classe con un nuovo vigore.
In quest’ottica, da appassionata praticante e insegnante di yoga e di lingua inglese per bambini, ho scelto di fondere le mie competenze linguistiche con la mia esperienza nello Yoga per offrire ai bambini un momento di apprendimento multisensoriale completo. Lo scopo principale è di promuovere un metodo d’insegnamento mentalmente, emotivamente e fisicamente equilibrato per apprendere una nuova lingua.
Attraverso posture (asana), giochi di respirazione (pranayama), attività di consapevolezza (mindfulness), è possibile trasmettere vari aspetti di una lingua straniera in modo divertente e spontaneo, fornendo strumenti utili per affrontare consapevolmente la vita quotidiana. In tal modo i bambini imparano a sviluppare la propria autostima, assimilando e padroneggiando la lingua in modo trasversale.
Se consideriamo, inoltre, che l’apprendimento-insegnamento delle lingue straniere è tra quelli che più di tutti privilegia l’importanza delle emozioni, dell’uso del corpo, delle espressioni facciali e del contatto visivo, si deduce facilmente che lo yoga può essere un ottimo strumento per assorbire una lingua in modo del tutto naturale e pratico, scoprendo un ventaglio di nuove parole e frasi pratiche da poter usare anche in altri contesti.
Ecco perché ho scelto di dar vita a questa fusione. Ho sempre creduto che un metodo d’insegnamento efficace debba essere prima di tutto flessibile, consolidato e approcciabile da tutti e lo yoga incarna tutto questo, offrendo un percorso di crescita e di consapevolezza delle proprie potenzialità in un cammino che, partendo dal corpo, valorizza l’interiorità.
Perché cominciare da piccoli è il momento migliore
Nella prima infanzia i bambini vivono la globalità dell’essere, disponendo di un linguaggio basato sull’unità di azione e pensiero che esplorano quasi esclusivamente attraverso il piacere del movimento. Lo sviluppo della coordinazione dei movimenti del corpo contribuisce a formare per prima la memoria motoria, tramite la quale i bambini fissano da subito il proprio sapere con estrema facilità. Solo in un secondo momento sviluppano la memoria iconica, che riguarda le immagini mentali, e per ultima la memoria semantica e linguistica, che registra i concetti verbali.
Lo Yoga coinvolge tutte e tre le tipologie di memoria! In compagnia di animali straordinari, elementi della natura, principi e principesse d’altri tempi imparare l’inglese diventa ogni volta un viaggio fantastico, vivendo vere e proprie storie narrate con la voce e con il corpo. E poi ancora musica, danza indiana, disegno e creazioni artistiche per dare libera espressione a ogni singolo talento e creare occasioni per parlare in inglese.
Una pratica completa per…
- Acquisire nuovo vocabolario e capacità di ascolto/comprensione
- Ancorare una lingua divertendosi e riducendo i livelli di ansia
- Sviluppare delle buone abitudini
- Apprezzare il viaggio e non la meta
- Smettere di confrontarsi con gli altri
- Migliorare la memoria e la concentrazione
Il principio yogico alla base …
Abhyasa
Nello Yoga è la disciplina, l’esercizio costante e continuo.
Per ottenere risultati sempre migliori, occorre fare sforzi continui per un periodo di tempo prolungato
e ciò spinge verso una pratica costante che si trasforma in un’abitudine.
La regolarità è anche la chiave del successo nell’apprendimento delle lingue.
Quando pratichi secondo il principio di abhyasa, diventi uno studente più dedicato.