Lo Yoga è una disciplina millenaria adatta a tutti che si sta diffondendo moltissimo negli ultimi anni, con la proposta di vari stili e metodi tutti diversi, tradizionali e rinnovati.
Tutti i tipi di Yoga attualmente esistenti, sia quelli provenienti dalle tradizioni antiche, sia i più moderni, sono pensati in funzione del temperamento e delle capacità che differiscono in ciascuno di noi, al fine di poter raggiungere tutti l’obiettivo finale dello Yoga. Qual è questo obiettivo?
La radice sanscrita della parola Yoga è Yug, che si traduce letteralmente in giogo (lo strumento che serviva per tenere insieme i bovini e direzionarli sullo stesso percorso durante l’aratura), metafora del mettere insieme le nostre energie in modo tale che lavorino tutte nella stessa direzione. L’unione da cui si parte è quella che riguarda la sfera fisica, emozionale e mentale, sfere spesso disordinate e non cooperanti. Una volta raggiunta questa unione, si può fare esperienza di un’altra unione, non più solo personale e individuale, ma unione con tutto ciò che esiste.
La pratica ci permette di andare oltre noi stessi, conoscere noi stessi tramite noi stessi. Lo Yoga mira all’esperienza essenziale che riunifica l’uomo con l’intimo centro del proprio essere, per permettere la propria espressione autentica e libera.
Ispirata dalla profondità di questo significato originario, dal fine profondo che ci propone lo Yoga, nasce il mio stile: Body Mind Flow.
Il metodo si basa sulla profonda unione di corpo, mente, spirito e sullo stato di flow. Il flow è un profondo stato di connessione, presenza e di vibrazione di corpo, mente e spirito. È pace e armonia, energia e vitalità. Uno stato di perfezione in cui non c’è tempo, in cui non c’è sforzo, o per meglio dire, è un “tempo senza tempo” e uno “sforzo senza sforzo”. È un metodo che stimola e ispira a trovare equilibrio, connessione, libertà nella pratica e poi nella vita di tutti i giorni.
Saranno proprio le Asana, il movimento e il corpo gli strumenti e le vie per raggiungere questa unione, che è sinonimo di connessione profonda e di flow.
Quando sei nel flow sei in un momento di speciale presenza e connessione: una cosa è concentrarsi sul respiro semplicemente, un’altra è sentire il respiro, sentirlo muovere, fluire nel corpo, essere il respiro; una cosa è fare una posizione di Yoga, un’altra è diventare la forma che l’Asana suggerisce, vivere la posizione con mente e corpo completamente connessi in quella posizione.
Questo è il modo in cui bisognerebbe vivere la pratica, vivere lo Yoga e poi anche la vita in generale fuori dal materassino. Vivere con partecipazione in ciò che facciamo, essere connessi con ciò che facciamo, con ciò che siamo tramite l’ascolto e l’attenzione al momento presente.
Il vivere nel presente è una delle chiavi dello Yoga, l’essere assorbiti dal momento presente permette di entrare nel flow. In questo stato siamo la miglior versione di noi stessi, la nostra energia è al massimo e sentiamo il flusso di una forza creatrice scorrere dentro.
Sicuramente tutti, almeno una volta, abbiamo fatto esperienza di questo stato, durante una qualsiasi attività, creativa o sportiva, anche semplicemente camminando o contemplando la natura.
Lo si può raggiungere da fermi in profonda meditazione, ma il flow è anche movimento e possiamo raggiungerlo tramite le Asana e le sequenze Vinyasa.
Non importa se e per quanto si avverte lo stato di flow, non è questo lo scopo della pratica. Può darsi che si sperimenti questa bellissima e piena presenza per un secondo, per un’Asana o un’intera sequenza. A volte lo si avverte a fine pratica, altre durante tutta la pratica, in alcuni casi bisognerà concentrarsi al massimo per arrivarci, in altri invece arriverà da sé.
Quello che conta è imparare a vivere lo Yoga come strumento di ascolto profondo e come un vero e proprio atto creativo che ispira e ti permette di dare un significato diverso alle cose.
Il metodo Body Mind Flow è caratterizzato da alcuni elementi fondamentali:
– Respiro
È la chiave della pratica, il ponte tra la mente e il corpo. È lo strumento che ci permette di rimanere attenti, di muoverci in modo fluido e di sentirci vivi. Con il respiro possiamo nutrire mente e corpo di energia nuova e lasciar andare ciò che non serve.
– Meditazione in movimento
Ci muoviamo per lasciar andare le storie, le contrazioni, i traumi che abbiamo accumulato nel corpo. Col movimento esprimiamo chi siamo ed entriamo più facilmente nel flow. Muoverci è una forma di meditazione. La meditazione fa parte dello Yoga, lo Yoga è meditazione e la meditazione è Yoga. Credo sia importante portare la meditazione nel movimento ed è proprio ciò che ho fatto con il Body Mind Flow.
– Presenza, ascolto, consapevolezza
È fondamentale essere presenti nel corpo, nel respiro e in ogni Asana. Siamo presenti quando riusciamo ad allontanare i pensieri per rimanere solamente con il nostro respiro, il nostro corpo e la nostra mente. Tutto il corpo ascolta e osserva le sensazioni, dentro e fuori, ogni posizione, ogni movimento, ogni Asana. Imparando ad ascoltare il corpo impariamo a conoscerci, capire chi siamo e dove vogliamo andare.
– Unione e connessione
Unione di corpo, mente e spirito, di Asana e respiro, di movimento e staticità. Unione all’ambiente che ci circonda, da cui non siamo separati. Unione di dentro e fuori.
– Ripetizione
Ripetiamo Asana e sequenze per viverle ogni volta in modo più consapevole, con maggiore connessione e questo ci permette di entrare più facilmente nello stato di flow. Ripetere è il miglior modo per fissare nuove memorie, per permetterci, dopo aver imparato Asana e sequenze, di non pensare più a ciò che stiamo facendo: è questo uno dei risultati che si dovrebbe raggiungere con questo metodo.
– Creatività, libertà, esplorazione: free movement
Siamo liberi di muoverci, esprimerci, siamo liberi di creare ed esplorare senza regole. Possiamo modificare ogni Asana e ogni sequenza, possiamo essere noi stessi, possiamo essere vulnerabili. Quando ci muoviamo liberamente ci lasciamo ispirare dalla musica e dall’ambiente, ci permettiamo di uscire dal materassino e di arrivare ad un punto in cui non siamo noi a muovere il corpo ma è il corpo a muovere noi.
Infine, non dimentichiamoci di altri due ingredienti, fondamentali non solo nella pratica dello Yoga, ma in tutto ciò che facciamo nella vita soprattutto se vogliamo raggiungere degli obiettivi: la pazienza e la costanza.
Lo Yoga non è raggiungere la perfezione, ma qualcosa di più profondo, è uno stato di meditazione e di contemplazione continuo.
Non è importante quanto sei forte fuori, è molto più importante quanto sei forte dentro, quanto sei centrato, connesso e presente.
La pratica diventerà il miglior modo per ritrovare chi siamo, esprimere chi siamo, scoprire e accogliere la nostra forza interiore e la nostra parte più creativa e autentica.
L’insegnamento, per me, va oltre l’allineamento e le regole di esecuzione di un’Asana, ciò che conta è stimolare lo studente ad aprirsi ad un’esperienza introspettiva, olistica, creativa e ricordargli che lo Yoga è prima di tutto un viaggio dentro noi stessi, per ricordarci chi siamo.
Ognuno di noi può scegliere lo stile che più gli piace, che più gli corrisponde, è giusto provare ed esplorare, senza giudizio e con massima apertura, ma ricordando sempre che lo Yoga è uno. Il senso dello Yoga, il fine dello Yoga è soltanto uno.
Parlando di meditazione, ti consiglio di leggere il mio post sulla meditazione guidata.
Se vuoi approfondire il mio metodo e saperne di più sulla mia scuola Yoga Academy:
https://denisedellagiacoma.com/metodo
Pratico yoga con Denise da pochi mesi ma ho subito provato un senso di pienezza ed appagatezza nel suo metodo di insegnamento e di come riesce a far vivere lo yoga a 360° anche online. Un conto é fare yoga, un conto é essere dentro lo yoga con il corpo mente e spirito… pratiche che si imparano con il tempo e tanta dedizione… complimenti alla scuola yoga accademy…
Siamo felici la nostra nuova autrice sia un’insegnante apprezzata.