I tre mesi del cosiddetto “lockdown” sono stati incredibili, assurdi e senza dubbio impegnativi! Tre mesi in cui abbiamo testato isolamento e distanza… due situazioni che contribuiscono a lacerare dentro e generare rabbia e sofferenza alimentando chiusura emotiva e sentimenti distruttivi.
Molto probabilmente tali sensazioni e sentimenti hanno rischiato di lasciare segni indelebili e profondi e negativi effetti psicologici.
Esiste però una strada alternativa da percorrere, una via che porta all’equilibrio armonico di corpo, mente e mondo emozionale… e questa via è lo Yoga!
La disciplina è un costante collegamento con la vita quotidiana e con il respiro e fa entrare armonicamente in contatto con sè stessi e con gli altri.
Lo Yoga è davvero capace di condurre l’uomo alla sua connaturata “interezza” e di valorizzare e stimolare la naturali risorse umane. Di conseguenza, in un periodo in cui prevalgono angoscia, paura e rabbia, lo Yoga diventa veramente un’occasione: controllare il corpo, distendere la muscolatura, gestire il respiro, immedesimarsi nelle Asana (la forza dei guerrieri, le aperture degli archi, la stabilità dei balance) rappresentano gli strumenti più adatti a schiarire la mente e sedare gli istinti aggressivi.
Ogni giorno ringrazio l’India per questo meraviglioso dono e frequentemente ripeto a me stessa “che Dio benedica lo Yoga!”, poter godere dei numerosi benefici fisici e mentali è veramente un privilegio ed è per tale motivo che credo sia opportuno se non addirittura doveroso CELEBRARE LO YOGA!
Non mi stancherò mai di ripeterlo, ma in questo mondo disgregante, dove spesso prevale un senso di inadeguatezza e frustrazione, dovrebbe essere obbligatorio stendere un tappetino. Lo Yoga riesce a colmare questo gap generato dalla società perché ci fa acquisire consapevolezza fisica, corpo e mente diventano un unico contenitore e grazie a tale integrazione spesso si generano sensibilità e rispetto per noi stessi e per gli altri.
Il 21 Giugno abbiamo avuto l’occasione ufficiale per celebrare tale disciplina grazie al fatto che l’UNESCO ha inserito lo Yoga nell’elenco dei beni immateriali come Patrimonio dell’Umanità e già alcuni anni prima il Primo Ministro indiano (Modi) aveva chiesto alle Nazioni Unite di dichiarare una giornata ufficiale per celebrare lo Yoga come pratica atta a promuovere il benessere ed il progresso del mondo intero. Tale richiesta venne approvata nel 2014 da centosettantasette paesi appartenenti all’ONU, a dimostrazione che lo Yoga è davvero una disciplina trasversale in grado di accomunare popoli e culture completamente diversi.
L’inizio dell’estate non è stata una scelta casuale, il 21 giugno infatti è il giorno più lungo dell’anno e sia la luce che il sole sono elementi molto rappresentativi nello Yoga. Basti pensare al Saluto al Sole che con le sue dodici Asana richiama l’intero ciclo annuale, oppure ad Anuloma Viloma Pranayama (la respirazione a narici alternate) che si utilizza per riequilibrare i due lati del corpo: la NARICE SINISTRA detta anche narice lunare (lato femminile), corrisponde all’emisfero cerebrale destro ovvero quello preposto alla creatività, all’intuizione ed all’attività onirica e NARICE DESTRA detta solare (lato maschile) che corrisponde all’emisfero cerebrale sinistro ovvero quello che esplica le funzioni logico-razionali. Da ciò si intuisce come la filosofia indiana consideri ogni aspetto dell’esistenza ed il solstizio estivo segni l’inizio di una pratica che, se portata avanti con costanza e determinazione, ha come finalità la rigenerazione e la trasformazione sia interiore che esteriore.
Quello che è bello ricordare è che la Giornata Internazionale dello Yoga non promuove solo la disciplina ma tanti altri lodevoli principi:
- La pace tra i popoli e la non violenza
- Uno stile di vita sano ed il benessere psicofisico
- L’unione e l’armonia con la Natura
- L’unione tra corpo e mente per contrastare lo stress della vita moderna
Come ho detto all’inizio usciamo da un periodo molto impegnativo (sperando di non doverlo rivivere), in cui è stato richiesto uno sforzo importante per non farsi travolgere dallo sconforto e dal terrore ed a maggior ragione, quest’anno, avvicinarsi allo Yoga dovrebbe essere una vera e propria occasione di vita per rinascere, per rigenerarsi e per depurarsi da tutto ciò che ci ha creato dolore e sofferenza… l’inizio di un vero e proprio cambiamento!
Buona pratica e buon cambiamento a tutti.
Arianna Toce
Insegnante certificata di Hatha Yoga, Vinyasa Yoga, Personal Trainer presso Aktivarium S.R.L