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Tempo di lettura:6 minuti, 20 secondi

Stavo quasi per elencare tutti i benefici che si possono ottenere con la pratica regolare e costante della meditazione. E credetemi, sono tantissimi. Ma non lo farò.⠀

Anzi, vi dirò che anche meditando non sarete calmi e sereni 24 su 24. E che tutte le vostre giornate non si riempieranno di beatitudine e amore incondizionato. I vostri umori continueranno a cambiare, gli eventi ad accadere. Le persone intorno vivranno le loro vite. Voi diventerete grandi e poi invecchierete. E il mondo sarà sempre pieno di ingiustizie. Ci saranno le cose che potrete cambiare e quelle che non dipenderanno mai da voi per quanto si possa illudersi.

Quindi, perché meditare? A cosa serve? Perché lo fa così tanta gente?

Perché funziona.

La meditazione insegna a vivere in questo mondo che cambia con una velocità assurda e fa passare quella fastidiosa sensazione che non si riesca a stargli dietro. Col tempo la meditazione ti mostrerà la bellezza del momento ‘qui e ora’, così ambito oggigiorno. Ma ti svelerà anche quei lati di te, ben nascosti, che non avresti mai voluto vedere.

Insomma, non sarà sempre facile e piacevole.

Ma il segreto sai qual’è? È che in questo processo non ti lascerà solo. Se farai un morbido sforzo per meditare con costanza questa pratica ti aiuterà ad affrontare e/o accettare cose che mai avresti creduto possibili.

La cosa che cambierà sicuramente sarà la tua attitudine verso quello che ti succede. E non accadrà solo a livello mentale. Cioè, non solo capirai. Capire, capiamo tutti. Ma sentirai. Perché la vera trasformazione toccherà ogni parte del tuo cuore e del tuo essere.⠀

Ora, di tecniche valide ce ne sono tante. Classiche e moderne, guidate e non, semplici, articolate, informali. L’imbarazzo della scelta, letteralmente. Varie tradizioni, scuole ed autori descrivono questo antico strumento in diversi modi.

Quindi, non sarò originale: dovrai trovare la tecnica che fa per te. E lo potrai fare solo provando. Purtroppo altri modi non li hanno ancora inventati.

Bene, se sei arrivato a leggere fino qua, un perché ci sarà. Cogli semplicemente questo segno e prova a praticare per qualche giorno una delle tecniche più conosciute del buddismo:

METTA – la meditazione della gentilezza amorevole.

Sembra una cosa d’altri tempi, vero? Lo è. Ma è anche di un’attualità quasi sconcertante. Personalmente non solo mi mette di buon umore, ma mi fa sentire più aperta verso gli altri, più compassionevole, più connessa. Mi fa sentire una parte immancabile dell’Universo.

Ecco i passi per praticarla:

Preparazione.

Prima di cominciare fai qualche movimento. Consiglio qua di seguire il tuo corpo e di muoverti intuitivamente per qualche secondo facendo alcuni respiri profondi.⠀

Quando senti che è sufficiente, mettiti in una posizione comoda seduto, a gambe incrociate o sulla sedia. La schiena deve essere dritta, le mani rilassate. Se opti per la sedia poggia entrambi i piedi sul pavimento e cerca di non toccare lo schienale.

Respirazione.

Continua a respirare profondamente dal naso senza però forzare troppo il tuo respiro. Prova ad accompagnare l’aria che inspiri verso la zona addominale. Sentirai che la pancia si gonfia e si solleva. Espirando rilassa l’addome.

Chiudi gli occhi e concentrati su questo processo. Inspira – solleva. Espira – rilassa.

Rilassamento.

Se hai qualche minuto in più rilassa il tuo corpo partendo dalle dita dei piedi fino ad arrivare alla sommità del capo. Immagina di spostare la tua attenzione senza fretta e lascia andare ogni tensione.

Se non hai molto tempo porta la tua attenzione per qualche secondo nella zona dei piedi, poi degli ischi – due ossa alla base del bacino su quali stai seduto, poi sulla sommità del capo.

Metta.

Ora concentrati sulla zona del tuo cuore. Se fai fatica appoggia le mani sul petto: prima la sinistra e poi la destra che copre. Continua a respirare nell’addome, ma senti che ora puoi coinvolgere anche la cassa toracica che si estende quando inspiri e si rilassa quando espiri.

Se già qua le sensazioni che provi sono piacevoli cerca di intensificarle. Immagina il tuo cuore che irradia luce, calore e amore.

Se non senti niente prova a ricordare una situazione, un momento della tua vita in cui ti eri sentito felice, sereno e libero. Se questo ricordo ti fa sorridere leggermente – ci siamo: amplifica questa sensazione. Ma rimani qua, non vagare con la mente nel passato più del necessario.

E ora fai un bel respiro e pronuncia queste frasi:

1. Possa io essere felice

2. Possa io essere sereno

3. Possa io sentirmi amato/a

4. Possa io sentirmi supportato/a

5. Possa io essere saggio/a*

*Il numero e il contenuto delle frasi può cambiare. Questa è una delle versioni che mi piace molto. Potrai trovare le parole tue.

Senti cosa ti fanno queste parole, come toccano le corde della tua anima. Per molti è un passaggio più difficile perché non siamo abituati ad augurarci le cose così profonde.

Prova ancora un paio di volte e dopo ogni volta per qualche secondo ascolta.⠀

Quindi la prima persona a cui indirizziamo queste benedizioni e l’amore incondizionato siamo noi stessi. E potresti rimanere qua se senti che hai bisogno tu per primo di risvegliare l’amore dentro. Potrai procedere e donarlo solo se sentirai la necessità, quando sei colmo.

Se vai avanti – immagina una persona a te cara, la prima che ti viene in mente. Ripeti le stesse 5 frasi però ora saranno per lui o per lei:

Possa tu essere felice…

Quando le hai pronunciate, di nuovo – ascolta. Cosa suscita in te? È più facile o più difficile dirigere l’amore all’esterno? Come ti senti?

Cerca di non articolare le risposte, osserva piuttosto le sottili sensazioni.

Bene, proviamo andare avanti?

Terzo sarà un gruppo di persone per cui non provi particolari sentimenti. Neutrale diciamo. Colleghi di lavoro, vicini di casa. Se ti viene in mente solo una persona andrà benissimo. Lo stesso procedimento: concentrato, respiri e ripeti 5 frasi, cambiando in plurale se c’è bisogno.

Qua stai attento! Nota come cambia la tua voce, l’espressione del viso, le sensazioni. È facile o non proprio? Sei ancora concentrato?

Il quarto passaggio può essere il più duro. Dirigiamo le frasi a una persona che consideriamo un nemico, uno/una che ci provoca le emozioni pesanti di ostilità e risentimento. Se non ci sono tali tra le tue conoscenze, immagina qualcuno che non ti sta affatto simpatico (un leader politico, ad esempio). Trovo utile modificare leggermente le frasi se è necessario:

‘Al meglio delle mie possibilità, auguro che tu possa essere felice…’

Ascolta te stesso pronunciare queste parole, osserva come reagisce il tuo corpo e il cuore a contatto con quello che dici. Molto spesso qua le emozioni diventano complesse. Osserva e se ti è possibile accettale per come sono. Se non te la senti oggi, lascia questo passaggio per la prossima volta.

L’ultimo gruppo che riceverà le tue benedizioni è composto da tutti gli esseri viventi. L’immagine arriverà da sola, lasciati andare! E come nei passaggi precedenti, usando il plurale, irradia Metta a tutti loro.

Quando hai finito stai ancora qualche istante con le tue sensazioni. Ringrazia il tuo cuore per qualsiasi esperienza tu abbia provato. Di nuovo fai scivolare la tua attenzione sulla sommità del capo, nella zona degli ischi e infine nei piedi. Poi fai un bel respiro ed espirando apri lentamente gli occhi.

Come ti senti?

P.S.: Se trovi questa meditazione complicata da eseguire da solo, puoi trovare delle ottime varianti di METTA – meditazione guidata su internet, o nel IG TV del nostro profilo Instagram.

Olga Ayzman

LIZEN YOGA ONLINE

https://instagram.com/lizen.yoga

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