Swara yoga è l’antica scienza tantrica dei ritmi corporei pranici, che spiega come il movimento del prana può essere controllato dalla manipolazione del respiro. Nonostante tale pratica sia tutt’ora presente in India, essa è ancora poco conosciuta poichè per secoli è stata custodita in segreto come la maggior parte delle pratiche tantriche.
Swara etimologicamente significa “suono del proprio respiro”, Yoga significa “unione”, difatti la meta ultima di tutti i sentieri yogici è la consapevolezza dell’unione del Sè individuale con il Sè universale; lo Swara Yoga ci può dunque aiutare a raggiungere tale stato di consapevolezza mediante il respiro. Il respiro è il tesoro più prezioso per l’uomo, perché senza di esso non si può resistere per più di tre minuti. Si dice che l’uomo nasce solo e muore solo, ma si dovrebbe dire piuttosto che l’uomo nasce con il suo respiro e con il suo prana sottile, che è l’essenza del respiro, e con essi si diparte da questo mondo. Il respiro è il compagno dell’anima per l’uomo.
Pertanto, le Upanishad si riferiscono allo swara come atmaswarupa o brahmaswarupa, deducendo che l’uomo è una parte di Brahman o coscienza universale. Se si riesce a capire la vera realtà del respiro, si può realizzare l’Atma o Sé. La respirazione è quindi più che una semplice azione fisica. Ogni respiro ha un significato implicito ed un particolare messaggio codificato. Per l’aspirante spirituale il respiro fornisce un veicolo attraverso il quale si può raggiungere l’obiettivo finale. La respirazione ordinaria è una funzione meccanica eseguita dal corpo fisico, ma nello Swara yoga è un processo che può essere manipolato e controllato. Lo Swara yoga, tuttavia, non deve essere confuso con il Pranayama, che implica un diverso aspetto del respiro. Sebbene entrambi abbiano a che fare con il prana, Swara yoga sottolinea l’autoanalisi del respiro e la rilevanza dei differenti ritmi pranici, mentre il Pranayama è più propriamente una tecnica per riorientare, accumulare e controllare il prana nel corpo. Si può quindi affermare che lo Swara yoga è un corpus di conoscenze vaste e precise, di cui il Pranayama è un insieme di tecniche.
Il testo principale a cui si fa riferimento nello Swara Yoga si chiama Shiva-swarodaya (Shiva è la Coscienza suprema, Swara è il flusso del respiro, Udaya significa “innalzare”). Secondo tali scritture esistono tre tipi di Swara: lo Swara che attraversa la narice sinistra, quello che attraversa la narice destra e quello che attraversa le due narici contemporaneamente: nel corso della giornata è difatti possibile notare come nella respirazione di ogni essere umano fluisca più aria in una narice rispetto all’altra. Il respiro abbonda in quella determinata narice per circa un ora e mezza, dopodiche il flusso diventa maggiore nella narice opposta ma durante il cambio tra le due, succede che in entrambe le narici il flusso del respiro è uguale per circa 4-5 minuti.
Questi tre Swara (destra, sinistra, entrambe) corrispondono alle tre nadi principali del corpo sottile: Ida, Pingala e Sushumna (di cui più volte abbiamo avuto modo di parlare). Il cambiamento del flusso del respiro nelle due narici corrisponde al cambiamento delle energie ritmiche del corpo ed è anche correlato ai due emisferi del cervello. I tre Swara corrispondono a Mente/Forza vitale/Spirito e li possiamo tradurre anche come Chitta/Prana/Atman. Chitta controlla i nervi sensoriali, Prana controlla i cinque organi di azione, Atman è invece il controllore o Testimone di tutto. Quando l’abbondanza del respiro fluisce nella narice sinistra, significa che l’energia mentale (Chitta) è predominante e che l’energia pranica è debole. Quando invece il respiro è maggiore nella narice destra, le forze praniche sono forti e l’aspetto mentale è debole.
Recentemente la scienza moderna ha sviluppato un interesse nei campi bioenergetici, che sono l’espressione dell’energia intrinseca del corpo. Grazie a rapidi sviluppi in settori quali la bioenergetica, la psicotronica e lo studio dell’effetto Kirlian, oggi la scienza della Swara yoga è oggetto di interesse.
Mi è piaciuto molto questo articolo. Non si finisce mai di sapere e di praticare.
È una sorpresa imbattersi in questo articolo, conoscevo appena degli accenni sul pranayama. Le mie difficoltà respiratorie mi portano a voler approfondire questo Swara Yoga.