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Il Kundalini Yoga è lo yoga del risveglio e dell’orientamento ascendente di Kundalini, l’energia potenziale colossale che sta alla base della colonna vertebrale, “addormentata” al livello del centro sottile di forza Muladhara chakra. Nella tradizione induista, l’energia kundalini è raffigurata simbolicamente come un serpente addormentato, arrotolato per tre volte e mezza nella zona del coccige. Numerose tecniche tantriche e meditative, posture e tecniche di respirazione mirano a risvegliare questa energia spirituale e a farla ascendere lungo la colonna vertebrale (sushumna), fino a raggiungere Sahasrara (“la sede di Shiva” o la trascendenza). Ha luogo così il ricongiungimento del principio femminile (kundalini-Shakti) col principio maschile (Shiva o la trascendenza), che permette di realizzare lo Stato Androginale, l’Essere Perfetto, l’Essere Cosmico che racchiude in sé, in maniera assolutamente armoniosa ed equilibrata, caratteristiche sia maschili che femminili.

Attraverso il suono, i mantra, la respirazione e le posizioni, il Kundalini Yoga mira a sviluppare il risveglio spirituale a partire dal percorso compiuto dalla Kundalini dal primo chakra che si trova alla base della colonna vertebrale fino a raggiungere il settimo chakra, che si trova sulla sommità del capo. Sono numerosi i benefici attribuiti alla pratica del Kundalini Yoga: rende più forti ed energici, migliora la respirazione, favorisce la digestione, incoraggia la forza di volontà, aiuta a superare le cattive abitudini, purifica il corpo e contribuisce all’eliminazione delle tossine, in particolare attraverso delle tecniche di purificazione chiamate Kriya, e grazie alla pratica delle asana rende il corpo più agile e flessibile. Inoltre, grazie agli esercizi di respirazione, di concentrazione e di meditazione il Kundalini Yoga aiuta a calmare la mente (quando il respiro è calmo anche la mente lo è, quando il respiro è agitato ciò influisce sulla mente – ciò vale per qualsiasi stile di Yoga) e ad aumentare la capacità di attenzione.

E’ stato il Maestro Yogi Bhajan a renderlo pubblico (rompendo il codice di segretezza) nel 1969 negli Usa. In Europa arrivo tra la metà e la fine degli 70. Più volte dichiarò:“Sono venuto per creare insegnanti, non per raccogliere discepoli”.  Yogi Bhajan nacque il 26 agosto 1929 nel distretto di Gujranwala, nel nord-ovest dell’India (attuale Pakistan), da padre Sikh e madre Indù.  Venne educato in una scuola cattolica gestita dalle suore perché i genitori la ritenevano la migliore della zona, mentre le basi del Sikhismo (incluso il rispetto sacro dell’eguaglianza per tutti gli uomini e le donne), gli furono impartite dai nonni paterni. All’età di 7 anni viene mandato a studiare presso Sant Hazara Singh, grande mistico e yogi del tempo, nonché maestro di Gatka (antica arte marziale Sikh) che lo istruisce anche nel Tantra Yoga.

Non si tratta di un apprendimento facile, né leggero.  Le sfide che il Maestro impone ai suoi allievi sono di carattere fisico, mentale, morale e hanno lo scopo di portarli a vincere ogni limite e resistenza, così da rafforzare in loro la volontà, il senso di umiltà e allo stesso tempo di forza e fiducia nelle proprie potenzialità illimitate. Dei 250 allievi accolti da Sant Hazara Singh, solo due riescono a concludere la formazione. Uno di essi è Yogi Bhajan, che all’età di sedici anni diventa il più giovane praticante ad aver raggiunto la maestria del Kundalini Yoga. Da allora ha formato migliaia di insegnanti. Questi contribuiscono il cuore della comunità internazionale chiamata 3HO (Healthy Happy Holy Organization. Sana, Felice e Santa, conosciuta in alcuni paesi come Sikh Dharma). Sebbene sia riconosciuto come veggente, saggio, guaritore, filosofo, uomo d’affari e leader religioso, Yogi Bhajan è in primo luogo una guida spirituale.

“Nel caos di informazioni dell’era dei computer, la gente troverà difficile andare avanti nella vita quotidiana. Servirà chiarezza mentale e una riserva di forza spirituale per affrontare il mondo che viene. Per sostenersi, gli individui di domani devono avere una preparazione yogica”.

Yogi Bhajan, Aprile 1999

Ardas Sadhana Singh (Marco Staffiero)

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